Il Gran Maestro Luigi Pruneti traccia un ampio panorama delle Tradizioni solstiziali:

 

Fra qualche giorno i bambini di tutto il mondo inizieranno a cantare ‘white Christmas’, lo faranno radunati attorno all’albero di Natale e poco importerà se l’abete sarà di plastica e la colonna del mercurio segnerà i trentacinque gradi all’ombra: la magia di questo giorno, doverosamente bianco di neve, interesserà ogni latitudine. La ricorrenza del Natale è una pietra miliare nella vita di grandi e di piccoli, è un giorno atteso da tutti e, seppur sia ormai ridotto a una festa edonistica e consumistica, conserva inconsciamente una propria ritualità, che solo pochi riescono a cogliere. Sono riti, infatti, gli auguri, il ritrovarsi con amici e parenti, il pranzo e la noia dei pomeriggi oziosi, ingannati dalla tombola o interrotti dalla visione di un film spazzatura, confezionato per la ricorrenza. All’origine della kermesse natalizia, vi è un evento astronomico particolare, il Solstizio d’inverno, e proprio da qui necessita partire per comprendere a pieno i significati più reconditi della maggiore solennità dell’anno [...]


Giovanni Battista Arnone ci presenta un'altra delle molteplici facce della dottrina di Pitagora:

 

La istituzione massonica e quella pitagorica sono intrinsecamente connesse. Entrambe richiedono un’istruzione morale ai propri membri. Entrambe impongono una selezione di idoneità ai candidati ed un dovere di segretezza dei temi trattati. Durante l’Iniziazione nella Libera Muratoria si definiscono al candidato il significato di morale e di virtù. Concetti che, se non istituiti nella Scuola Pitagorica, erano delle colonne portanti di questa istituzione. La morale intesa come scienza della concezione etica della vita umana; la virtù come forza di fare il bene come assoluto compimento del proprio dovere. La Scuola Pitagorica e la Libera Muratoria prevedono un cammino iniziatico, un lungo periodo di silenzio nell’apprendistato, un rapporto tra i membri di fraternità completa. Una privazione dei ruoli sostenuti nell’ambito della società profana. L’abbandonare i “metalli” determina una riduzione delle facoltà dell’Io cosciente e dell’iperfunzione individuale per assumere valori simbolici che amplifichino il Sé [...]

Adelfo Peloro ci propone una meditazione sul termine 'Tradizione'...

 

Molti autori – e di ben altro spessore – si sono cimentati in questa difficile e fondamentale definizione. Lungi quindi dal volere parlare ex cathedra, ci permettiamo di riepilogare alcune importanti nozioni che sono alla base della metologia massonica e che dovrebbero quindi costituire le salde fondamenta del nostro Tempio; è sicuramente salutare ogni tanto un ripasso e una rivisitazione dei concetti cardinali, evitando di dare alcune cose per scontate ed esporre semplicemente con poche e chiare parole gli ideali che, per loro natura, debbono essere pienamente compresi per potere iniziare e continuare, da parte della Massoneria, il proprio cammino alla ricerca di Άλήθεια e della Saggezza, di Σοφία e dell’Assoluto.
Come già ebbe a dire Michel de Montaigne faccio dire agli altri quello che non riesco a dire bene io... c’est-à-dire che nel ristretto spazio di poche pagine non si potrà certo trovare una disamina esaustiva di questi alti concetti; chi lo desidera però potrà approfondire gli scritti e l’opera di Zolla, di Eliade, Evola, Reghini, De Martino, Guenon, Jung, Kerényi
[...]

Roberto Pinotti espone una tesi ardita, ma intrigante, su possibili contatti alieni:

 

Nel 1955 Harold T.Wilkins scrisse il suo secondo best-seller: Flying Saucers Uncensored. In esso Wilkins giunse alla conclusione che ci sono osservatori extraterrestri in mezzo a noi, proprio come c’erano spie durante la ii Guerra Mondiale e la Guerra Fredda, indicando che la Terra potrebbe essere da tempo sotto osservazione aliena. Nel suo libro ha cercato di squarciare la cortina di silenzio ufficiale mondiale sugli ufo, riferendo importanti avvistamenti moderni e antichi. Tra questi, riportò un articolo del 1953 di Tiffany Thayer sulla rivista Doubt, riguardante quello che potrebbe essere il primo avvistamento ufo registrato. Ero un adolescente quando l’ho letto e ne sono rimasto molto colpito... “Nel terzo mese dell’inverno dell’anno 22, alla sesta ora del giorno, gli scribi della Casa della Vita trovarono che c’era un cerchio di fuoco che veniva nel cielo. (Anche se) non aveva testa, il respiro dalla sua bocca aveva un cattivo odore. Il suo corpo era lungo una verga e largo una verga (circa 150 piedi) e non aveva voce. E i cuori degli scribi si spaventarono ed essi si confusero e si sdraiarono sul ventre [...]

Romeo Gatti - fine esegeta dantesco - ci guida sapientemente nella Divina Commedia e nella Firenze di Dante:

 

L'Ateneo Tradizionale Mediterraneo ha pensato di onorare Dante Alighieri nell’anniversario della morte, organizzando il 23 ottobre una passeggiata a Firenze per ripercorrere e visitare i luoghi dove visse e operò il grande Poeta. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo, tanto che la riproporremo ad anno nuovo per coloro che, per carenza di posti, furono esclusi dall’escursione di questo autunno. La nostra visita iniziò dal luogo simbolo della Firenze antecedente al Poeta, quella dell’avo Cacciaguida. Per Dante era una città “sobria e pudica”, un luogo sereno ove “si stava in pace”, che non conosceva la smania di potere e di ricchezza, né le faide sanguinose fra fazioni. Era la città chiusa “entro la cerchia antica” delle mura, che contava circa 15.000 abitanti e aveva grosso modo lo stesso tracciato della città romana, con in più un’appendice che si stendeva verso l’Arno. Le strade principali erano, come nell’età dei Cesari, il cardo e il decumano che terminavano con le quattro porte urbiche: all’Aquilonare, nell’attuale Borgo San Lorenzo [...]